Archivio mensile:Ottobre 2015

Happy Halloween!

happy-halloween-images-4Felice Halloween a tutti!

Come ho già scritto anche su FB, non credo assolutamente che i bambini, che stasera scorrazzeranno per le vie al grido di “Dolcetto o scherzetto?”, siano satanisti incalliti. Penso piuttosto che lo facciano per il piacere di mascherarsi (e a chi non piace?) e per il fatto di tornare a casa con un bottino di caramelle, cioccolatini e dolciumi vari. Perciò ben venga la loro beata ed esuberante innocenza! Guardiamoci invece dagli adulti che con tanta facilità li accusano di essere malvagi. Troppo spesso gli adulti si dimenticano di essere stati bambini e faticano ad ammettere che, forse quelli ad essere malvagi sono proprio loro; loro che agiscono coscientemente, almeno in apparenza.

Ecco, questo è il mio pensiero, finisco i miei preparativi e me ne parto alla volta di:

Castle Street Food -Halloween Edition- Fontanellato (Parma)

Dove “Due streghe e un pezzetto” girerà in incognito, travestite da umane, curiosando, fotografando e soprattutto mangiando qua e là.

Arrivederci a presto e… “TRICK OR TREAT?” a tutti!

(immagine presa dalla rete)

Divano, plaid e …

Giornataccia oggi. Pioggia, pioggia e ancora pioggia.

Cosa si fa con un luungo pomeriggio autunnale così? Ci si spaparanza sul divano con un plaid e si guarda un film in compagnia della streghetta, che per l’occasione ha finito i compiti in un battibaleno. Manca qualcosa? Sì, il budino tiepido al cioccolato e il film da guardare. Vada per “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” del 1971, con Gene Wilder nei panni del Signor Wonka.

Sarà che a volte mi sento una bambina impaziente, ma non ho resistito, sto ascoltando il film con il portatile sulle ginocchia, perché mi è venuta una irrefrenabile voglia di scrivere e, siccome voglio mantenere la parola data, scriverò le ricette di quanto avevo pubblicato tre giorni fa.

Muffin con gocce di cioccolato e granella di nocciole.

Ingredienti per 12 muffin: 250g di farina 00; 90g di burro; 125g di zucchero; 1 uovo; 1 bustina di lievito per dolci; 2.5 dl di latte; sale. Questa è la ricetta base a cui io ho aggiunto il cioccolato e le nocciole a mio piacimento, per cui di questi due ingredienti non posso dare la dose esatta.

Far fondere 60g di burro in un pentolino. In una ciotola a parte, setacciare la farina con lo zucchero e incorporare l’uovo, il burro fuso, il latte, un pizzico di sale, le gocce di cioccolato, la granella di nocciole e per ultimo il lievito.

Mescolare con una frusta o con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto omogeneo e senza grumi.

Imburrare 12 stampini e versare l’impasto, guarnire ogni muffin con la granella di nocciole. Porre nel forno già caldo a 180°C per 25 minuti circa.

Sformare i muffin e lasciarli raffreddare prima di servirli.

Focaccia.

Per la focaccia, la ricetta è molto semplice: 500g di farina manitoba; 300ml di acqua tiepida; 1 cubetto di lievito di birra; sale, olio evo.

Per le farciture: pomodorini datterini conditi con olio evo, sale e origano; patate tagliate a fettine di 2-3 mm di spessore condite con sale, olio evo e rosmarino, se piace si può aggiungere al condimento uno spicchio d’aglio tagliato a lamelle, rigatino stagionato (che trovo in vaschette già tagliato a listarelle).

Infornare a 200°C (forno già caldo) per 25 minuti circa.

Muffin alla Birra

Ingredienti per 6 muffin: 130g di farina; 50g di grana grattugiato; 1 uovo; 100ml di birra;25ml olio di semi; 1/2 bustina di lievito per torte salate; 2 wurstel tritati finemente (qui la ricetta che ho trovato su FB prevedeva 70g di pancetta); sale e pepe.

Mescolare birra, olio, uovo, sale e pepe in una ciotola. A parte mescolare grana, farina e lievito. Unire i due composti e mescolare bene evitando i grumi.

Aggiungere i wurstel e sistemare il composto negli stampini imburrati e infarinati.

Mettere in forno (già caldo) a 180°C per 25 minuti circa.

Ecco qua. Le mie ricette prese qua e là e provate in prima persona.

Alla prossima… ciao ciao.

Stuzzichiamoci…

Buongiorno a tutti voi, miei carissimi lettori immaginari.

Bellissima domenica di Ottobre, il sole velato da una leggera foschia ci invoglia ancora a tenere le finestre spalancate, quasi a voler fare scorta dei suoi raggi per quando le giornate saranno cortissime e buie.

Bene, con questa bella mattina mi sono detta:”Perchè non provare a scrivere qualcosa e poi pubblicarlo subito, senza che passi un anno nel frattempo?!”

In questi ultimi fine settimana mi sono divertita un sacco a preparare stuzzicherie per l’aperitivo e non solo. Non finger food, ma cose semplici che possano accompagnare uno spritz, un bicchiere di prosecco o piuttosto una birra.

Le ricette non sono di mia creazione, sono stra-conosciute. Allora perché, direte voi, parlarne e magari mostrarne addirittura le fotografie? Perché mi piace stare in cucina e se quello che preparo ottiene anche un buon apprezzamento da chi lo assaggia, ne sono felice. E’ un ottimo antidepressivo e rafforza l’autostima.

Muffins dolciMuffin con gocce di cioccolato e granella di nocciole. Niente di speciale, ma il loro profumo ha avvolto tutta la casa, una “coccolina” per la merenda della streghetta

Poi mi sono dilettata con le focacce; una parte con pomodorini datterini e l’altra con patate, rosmarino e rigatino stagionato.

20151017_122950L’aperitivo è servito! …e nel caso le focacce non piacessero, ho pensato di provare i muffin salati. Nei prossimi giorni posterò le ricette. promesso.

Ecco intanto la foto dei miei primissimi muffin alla birra con grana e wurstel.20151025_112723

 

 

Questa volta ritorno.

Buongiorno mondo! Sono tornata!
Avevo previsto un rientro plateale, con frasi grondanti sensi di colpa per essere stata così tanto tempo senza scrivere una riga, chiedendo perdono per il mio comportamento poco “professionale” (ma, mica sono una giornalista io…) e con la promessa di impegnarmi in futuro a postare nuovi articoli con una certa frequenza, anche se non proprio regolare… invece zzzaaaapppp!!! Come un fulmine a ciel sereno, ecco che arriva la streghetta, la quale dopo aver alzato il naso dal libro che sta leggendo, se ne esce con – Mamma, vorrei anch’io trovare la mia migliore amica come ha fatto Lola! –

Lola è la protagonista del romanzo “Eccomi qua, sono Lola!” di Isabel Abedi, dal quale è stato tratto il film “Ecco a voi Lola” che mia figlia ha visto e rivisto almeno un centinaio di volte in quest’ultimo anno.

Lola si trasferisce con la famiglia ad Amburgo, nuova città, nuova scuola, nuovi amici. Non è del tutto felice però; nonostante sia stata ben accettata dai nuovi compagni, sente la mancanza di un’amica, una vera amica. Durante una festa della scuola i bambini mandano verso il cielo tanti palloncini colorati, ai quali hanno appese altrettante cartoline con i loro desideri. Inutile precisare che quello di Lola riguarda appunto la voglia di incontrare l’amica del cuore.

Un giorno finalmente arriva una lettera di una bambina, Stella, che racconta di aver trovato il palloncino di Lola, da questo momento inizia la corrispondenza tra le due bambine.

In realtà Stella, altri non è se non Flora, compagna di banco di Lola, emarginata da tutta la classe (Lola compresa) per il forte odore di pesce che la accompagna. I bambini non pensano che Flo deve stare sul posto di lavoro della mamma, il banco del pesce, perché non ha le possibilità economiche per pagare una baby sitter. Quando Lola scopre la vera identità di Stella si infuria e caccia Flo in malo modo, salvo rendersi conto alla fine che Flo si è sempre dimostrata una vera amica, con la V maiuscola.

Il mio pensiero è andato ai mei ricordi di bambina, ragazza e, perché no, di adulta. Chi di noi non ha fatto lo stesso sogno di Lola? Io spesso. Non perché non avessi amiche, ma quella speciale, che ci sarà per sempre, con cui condividere tutto, i cui mariti (una volta cresciute) se la intendono alla perfezione… quella no. Quella non l’ho trovata.

Sarà che quel genere di amicizie mi danno tanto l’idea di famiglia del mulino… Non penso di essere pessimista nel dire che non esistono, semplicemente mi sento realista. Dov’è quell’amica che molla marito, figli, casa non appena tu ti senti triste e sconsolata? Da ragazzine si può anche avere un’amica con cui condividere esperienze, storie, segreti, crescendo la situazione è diversa; ci si sente, ci si vede ma la vita ci cambia, chi in meglio, chi in peggio, non saremo più le adolescenti che condividevano ogni momento della giornata.

Forse aveva ragione chi mi dava della “sognatrice”, perché ci sono momenti in cui mi sento ancora Lola, salvo poi svegliarmi subito dopo e trovarmi faccia a faccia con la realtà, spesso fatta di porte chiuse o di interessi ben celati da un’apparente cordialità. Ogni volta mi sforzo di pensare che ci deve essere del buono nelle altre persone, ma nove volte su dieci resto avvilita, delusa, al punto di rischiare di allontanare quell’unica persona che è sincera.

Auguro alla mia streghetta di avere più fortuna, magari di trovare davvero l’amica del cuore… Quella con la A maiuscola…

(So che questo post non sprizza allegria da ogni riga, ma almeno sono tornata a pubblicare qualcosa.)