Archivi giornalieri: 21 Ottobre 2015

Questa volta ritorno.

Buongiorno mondo! Sono tornata!
Avevo previsto un rientro plateale, con frasi grondanti sensi di colpa per essere stata così tanto tempo senza scrivere una riga, chiedendo perdono per il mio comportamento poco “professionale” (ma, mica sono una giornalista io…) e con la promessa di impegnarmi in futuro a postare nuovi articoli con una certa frequenza, anche se non proprio regolare… invece zzzaaaapppp!!! Come un fulmine a ciel sereno, ecco che arriva la streghetta, la quale dopo aver alzato il naso dal libro che sta leggendo, se ne esce con – Mamma, vorrei anch’io trovare la mia migliore amica come ha fatto Lola! –

Lola è la protagonista del romanzo “Eccomi qua, sono Lola!” di Isabel Abedi, dal quale è stato tratto il film “Ecco a voi Lola” che mia figlia ha visto e rivisto almeno un centinaio di volte in quest’ultimo anno.

Lola si trasferisce con la famiglia ad Amburgo, nuova città, nuova scuola, nuovi amici. Non è del tutto felice però; nonostante sia stata ben accettata dai nuovi compagni, sente la mancanza di un’amica, una vera amica. Durante una festa della scuola i bambini mandano verso il cielo tanti palloncini colorati, ai quali hanno appese altrettante cartoline con i loro desideri. Inutile precisare che quello di Lola riguarda appunto la voglia di incontrare l’amica del cuore.

Un giorno finalmente arriva una lettera di una bambina, Stella, che racconta di aver trovato il palloncino di Lola, da questo momento inizia la corrispondenza tra le due bambine.

In realtà Stella, altri non è se non Flora, compagna di banco di Lola, emarginata da tutta la classe (Lola compresa) per il forte odore di pesce che la accompagna. I bambini non pensano che Flo deve stare sul posto di lavoro della mamma, il banco del pesce, perché non ha le possibilità economiche per pagare una baby sitter. Quando Lola scopre la vera identità di Stella si infuria e caccia Flo in malo modo, salvo rendersi conto alla fine che Flo si è sempre dimostrata una vera amica, con la V maiuscola.

Il mio pensiero è andato ai mei ricordi di bambina, ragazza e, perché no, di adulta. Chi di noi non ha fatto lo stesso sogno di Lola? Io spesso. Non perché non avessi amiche, ma quella speciale, che ci sarà per sempre, con cui condividere tutto, i cui mariti (una volta cresciute) se la intendono alla perfezione… quella no. Quella non l’ho trovata.

Sarà che quel genere di amicizie mi danno tanto l’idea di famiglia del mulino… Non penso di essere pessimista nel dire che non esistono, semplicemente mi sento realista. Dov’è quell’amica che molla marito, figli, casa non appena tu ti senti triste e sconsolata? Da ragazzine si può anche avere un’amica con cui condividere esperienze, storie, segreti, crescendo la situazione è diversa; ci si sente, ci si vede ma la vita ci cambia, chi in meglio, chi in peggio, non saremo più le adolescenti che condividevano ogni momento della giornata.

Forse aveva ragione chi mi dava della “sognatrice”, perché ci sono momenti in cui mi sento ancora Lola, salvo poi svegliarmi subito dopo e trovarmi faccia a faccia con la realtà, spesso fatta di porte chiuse o di interessi ben celati da un’apparente cordialità. Ogni volta mi sforzo di pensare che ci deve essere del buono nelle altre persone, ma nove volte su dieci resto avvilita, delusa, al punto di rischiare di allontanare quell’unica persona che è sincera.

Auguro alla mia streghetta di avere più fortuna, magari di trovare davvero l’amica del cuore… Quella con la A maiuscola…

(So che questo post non sprizza allegria da ogni riga, ma almeno sono tornata a pubblicare qualcosa.)