Cosa non faremmo per i figli…

imagesCAJM6HI2Vi sembra una cosa normale andare al lavoro con febbre, tosse e raffreddore solo per far sì che la settimana di vostra figlia scorra senza intoppi? Cosa non faremmo per i figli…

Andiamo con ordine: domenica scorsa ho cominciato ad accusare i primi segnali di un raffreddore con i fiocchi, il naso che sembrava un rubinetto rotto, occhi lucidi, dolori ovunque come se fossi passata sotto uno schiacciasassi, la conclusione ideale per un weekend. Me ne sono andata a letto alle otto, lasciando marito e figlia a tavola.

Lunedì mattina, dopo una notte praticamente insonne, alzarsi è stato un vero trauma: neanche avessi dormito in ginocchio sul balcone! Le gambe mi facevano male persino a raddizzarle, figuriamoci poi a camminare; la febbre che mi diceva -Eccomi, sono arrivata- ed io, da pazza quale sono, mi sono preparata per andare al lavoro. Tutto questo perché?

La scorsa settimana, Matilde ha espresso il desiderio di partecipare ad uno stage di danza contemporanea con Carl Portal (“Amici”), che si terrà sabato e domenica prossimi. Anche se un po’ riluttanti, abbiamo acconsentito; era al settimo cielo quando ha aggiunto il suo nome alla lista dei partecipanti, insieme ai suoi compagni di corso; il nostro unico timore a quel punto era che si beccasse l’influenza proprio in quei giorni.

Lei no, la mamma sì! Restano comunque gli impegni della settimana e, se non bastasse, si è aggiunta al tutto l’assemblea dei genitori per l’iscrizione alle scuole medie. Io da brava “supermamma”  ho fatto del mio meglio, ho fatto amicizia con Paracetamolo e Gocce per la tosse e tutti insieme siamo arrivati a venerdì sera. Domani è il grande giorno!

Domani alle 16 in punto vedrò mia figlia realizzare il suo desiderio e chi se ne importa se avrò con me quindici pacchetti di fazzoletti perché il naso non smette di colare?! Se avrò bevuto l’ennesima tachipirina… I suoi occhi luccicanti ed il suo sorriso faranno dimenticare ogni cosa.

Cosa non faremmo per i figli…