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Street food che passione!

Siamo tornate da Fontanellato un po’ influenzate, ma con la pancia piena!

Il tempo è stato bellissimo, limpido e soleggiato di giorno, ma piuttosto freschino di sera e questo ci è costato un bel raffreddore; ma i food truck… uno meglio dell’altro. Erano disposti tutt’intorno al castello, creando così quello che era lo slogan della manifestazione: “L’assedio gastronomico” con tanto di arciere intento a scagliare una freccia armata di panino imbottito.

In tre punti della piazza erano presenti le Casse dove si potevano cambiare gli euro, convertendoli in buoni per l’acquisto di cibi e bevande; nessun truck infatti, accettava denaro.

Inutile dire che avrei volentieri assaggiato tutto quello che vedevo e che sentivo, perché il mio naso è stato quello che ha cominciato ad assaporare per primo tutte quelle golosità.

Le proposte erano le più disparate: dalla classica piada romagnola, alle tagliatelle al ragù; dalla tigellona con la porchetta al risotto allo zafferano e liquirizia; dall’hamburger di chianina alla vellutata di zucca; dai fritti di pesce e verdure ai mini pancake e molto molto altro ancora. C’era davvero l’imbarazzo della scelta.

Dopo un breve consiglio di famiglia, ci siamo decisi ad assaggiare la Tigellona, la streghetta va matta per la porchetta! Buona, soffice e la porchetta molto saporita; il servizio ultrarapido.

Non potevamo però stare a guardare la piccola che si divorava la sua tigella, così ci siamo diretti verso gli hamburger di chianina: bella idea!

Per fortuna era ancora presto, mezz’ora dopo le code davanti a questo truck, erano interminabili; l’hamburger era ben fatto, ben condito ed è filato giù liscio come l’olio. A questo punto ci voleva proprio una bella birra e più per pigrizia (non volevamo fare la fila) che per scelta, ci siamo diretti verso il Beerbante.  BirraDove abbiamo preso due pinte di birra chiara.

La gente continuava ad aumentare, la coda alle casse per cambiare i soldi era lunghissima, fortuna che ne avevamo approfittato appena aperte, quando ancora ci si poteva muovere liberamente; adesso, in alcuni punti della piazza, si intrecciavano le file per i buoni con quelle per il cibo ed attraversarle non era impresa da poco!

Il Castello era tutto illuminato, nel fossato galleggiavano svariate zucche, precipitate dal muretto di contorno e sulla piazza si incontravano streghe e vampiri di ogni età.

Su un lato della piazza, una struttura coperta ospitava tavoli e panche per chi preferiva mangiare comodamente seduto e al riparo dall’umidità delle ore serali; al centro vi era collocato un piccolo palco per le esibizioni di gruppi musicali.

Dopo aver assistito allo spettacolo con il fuoco della Strega e del Gobbo, ci siamo fermati a questo food truck Brambù: il Brambù.

Qui ho assaggiato per la prima volta il pane al carbone vegetale. Nero che più nero non si può!

Un aspetto che mi ha colpito in questo truck, come anche in altri del resto, è stato il menù ristretto, due o tre proposte solamente, che mi hanno fatto pensare al detto “pochi ma buoni”, mai così azzeccato.

Brambù menùIl Black Brado siè è rivelato un ottimo panino: la salsiccia di Bra cruda era freschissima, la crema saporita ed il cavolo crudo dava croccantezza al tutto. Il pane appena tiepido era la giusta cornice per questa proposta che definirei rinfrescante.

black brado

Dopo di che, siamo tornati all’area di sosta camper per trascorrervi la notte.

La domenica mattina, con tutta calma, siamo tornati verso il castello non senza aver fatto una capatina al mercato, che per l’occasione si sarebbe prolungato fino al pomeriggio. Tantissimi i banchi che vendevano il Parmigiano di diverse stagionature e di salumi. Noi viviamo nella zona del Grana Padano, ma ai mercati settimanali non ci è mai capitato di vedere banchi dedicati solo a quello. Belli.

Abbiamo girato sulla piazza fotografando i truck prima dell’apertura, leggendo e rileggendo i menù, osservando particolari che la sera prima ci erano sfuggiti, un po’ per la folla e un po’ per il buio. Molti erano furgoncini Ape, altri furgoni grandi poco più del nostro camper. Tutti però avevano sul retro un gazebo con parte dell’attrezzatura per la preparazione dei piatti proposti.

Così si è fatto mezzogiorno ed il mio pranzo è stato un fantastico hamburger di prosciutto con pane al carbone vegetale: il Saltimbocca. saltimbocca

Trovato al truck Food Family.

Indescrivibile! Buonissimo e bellissimo da vedere.

 

 

 

Ormai il nostro weekend volgeva al termine; eh sì, in periodo di scuola si rientra sempre la domenica pomeriggio, per evitare che qualche compito venga lasciato nel dimenticatoio. Così, di malavoglia vista la splendida giornata, ci siamo avvicinati al truck dei poff cake, per lasciare una bella manifestazione in dolcezza.

Li avevamo visti fare sabato sera e subito abbiamo pensato: si potranno rifare a casa? Domanda che abbiamo fatto bene a porci, visto che sono come le ciliegie, uno tira l’altro. …e dire che li abbiamo presi semplici, cioè con solo zucchero a velo, perché se li avessimo presi con panna e fragole… mmmmmm! Gnamm!

poff cake

 

Con quest’ultima foto salutiamo la splendida Fontanellato e ce ne torniamo a casa, sempre più convinte che quello del food truck resterà il nostro miglior sogno nel cassetto.

Alla prossima. P

P.S. Non mi sono dilungata sul primo hamburger, non perché non meritasse, tutt’altro! Ma perché è stato spazzolato via senza nemmeno il tempo di fare una foto! Doppio gnamm, gnamm gnamm!