Oggi è la giornata mondiale della felicità.
Non sarebbe bello se per ventiquattr’ore fossimo tutti ottimisti e felici? Senza pensare a tutti i problemi che ci assillano ogni giorno?
Io, nel mio piccolo, lo sono immensamente; due giorni fa mi sono cimentata in un’impresa culinaria con un discreto, successo.
Una ricetta che da tanto tempo vedevo condivisa qua e là su FB mi aveva incuriosita e mi sono decisa a provare.
Risultato: il mio girasole con ricotta, spinaci e prosciutto ha avuto un successone.
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La faccenda cucina si è complicata quando si è deciso di fare un rinfresco in parrocchia dopo la Prima Confessione dei nostri bambini.
Cosa potrei portare io? Dolci assolutamente no. Non ne sono golosa e quindi, se togliamo il classico tiramisù ed il rotolo con la Nutella, non saprei che fare. Anche perché non mi riescono proprio!
Mi sono buttata sul salato: fiori di pasta sfoglia ripieni di prosciutto e formaggio.
Era un esperimento, quindi sono microscopici e qualcuno si è addirittura aperto come un’ostrica, ma alla futura festeggiata sono piaciuti un sacco!
Bene, questa è stata la mia giornata mondiale della felicità. A me basta poco per essere felice: mi basta il sorriso di mia figlia, una coccola della mia gatta, i commenti che gli amici lasciano per me.
So perfettamente che sono momenti duri, fabbriche che chiudono, posti di lavoro che vengono a mancare, lo dico perché anch’io lavoro in fabbrica e la spada di Damocle è costantemente sulle nostre teste; ma non posso far pesare questo ad una bambina, devo essere felice ed oggi, dopo qualche giornata di nebbia novembrina, è tornato a splendere il sole.
Sorridi Amore Mio!, che la vita è bella!!!!
Ciao a tutti. Alla prossima…